Da sempre, almeno fin
dagli inizi del secolo scorso, Monte Oliveto ha avuto per motivi diversi ma
convergenti, un rapporto speciale con alcune famiglie del luogo. La comunità
monastica insieme con queste famiglie, in un certo senso, si sono sempre
sentiti come una sola grande famiglia. Per questo mi sembra molto bello e
significativo che alla S. Messa esequiale di Giovanni (uno di queste famiglie)
siamo tutti insieme presenti: abate e monaci di Monte Oliveto e voi suoi
famigliari, parenti e amici.
“Se un giorno sentirete dire che sono morto, non credeteci: è una bugia”.
Queste parole di un santo sacerdote le possiamo fare nostre in questo momento,
le possiamo applicare ogni volta che un nostro caro ci lascia.
“Se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. La fede
generosa di Marta, sopraffatta dall’emozione, si sbaglia. E’ in fondo quello
che pensiamo anche noi quando un nostro caro se ne va per sempre. Dov’è Dio nel
nostro dolore? Dio è sempre qui, con noi, ma non come esenzione alla morte.
Gesù non ci ha promesso che non saremmo morti, ma ci ha promesso qualcosa di
più: la vita per sempre. Il mistero di Gesù che muore e risorge incrocia sempre
il mistero di ogni morte, anche quella del caro Giovanni. Ecco perché ogni
morte è contemporaneamente un venerdì santo e una domenica di Pasqua.
La nostra fede è
l’unica in grado di compiere ciò che il nostro amore umano vorrebbe fare: far
vivere per sempre le persone cui vogliamo bene. Per questo la morte non ci può
far paura, non ci deve far paura. Semmai deve far paura una vita spesa male,
anemica di bene. Se viviamo in comunione con Dio, la morte sarà soltanto come
dire a Lui: “Eccomi !”. Ecco perché si può dire che la morte per un
cristiano non esiste, perché appena chiude gli occhi li apre all’infinito di
Dio, alla vera vita! Per un cristiano,
morire non è sparire nel nulla, ma è tornare a casa.
La morte non è la fine
di tutto: Giovanni continua a vivere accanto a noi.
Affidiamo Giovanni alla
Madonna e per lui e anche per noi stessi la vogliamo così invocare: “Prega per noi, peccatori, adesso e nell’ora
della nostra morte. Amen”.
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