mercoledì 1 gennaio 2014

SOLENNITÀ DI MARIA MADRE DI DIO

                      
Nel nome del Padre inizia il segno della croce. Nel nome della Madre inizia il segno della vita. Nel nome della Pace inizia l’anno nuovo, sbocciato con l’attimo-ponte della mezzanotte. Davanti a questo anno-baby (ha neanche un giorno di vita!), Dio ci manda un concentrato di auguri che si chiama “benedizione”, che non è indirizzata genericamente a tutti ma ad ogni “tu”: “Il Signore ti benedicati custodiscati conceda pace …”. Una benedizione non a taglia unica ma personalizzata. E’ impartita col “tu”. Dio si china su ciascuno di noi, cammina con me e, quello che io sono, come nodo di sole e di buio, diventa un confine del suo cielo. Intercettato dalla benedizione di Dio e, a mia volta, diventato benedizione, devo benedire gli altri. Benedire è un verbo che contiene vita da trasmettere, un verbo da prendere alla lettera: bene-dire, dire bene!... Dire cose positive agli altri ma anche dire cose positive sugli altri. Non sporcare i fratelli con le malignità o le calunnie, usare tolleranza zero verso le cosiddette chiacchiere. Papa Francesco, nei giorni scorsi, ci ha addirittura chiesto di fare l’obiezione di coscienza verso quelle chiacchiere che nascono da critiche corrosive, pregiudizi, risentimenti, invidie, gelosie. Non si uccide una persona solo con un’arma ma anche con le chiacchiere. Sì, si è “omicidi” e non troppo tra virgolette!
E come si fa a far “risplendere il proprio volto” sull’altro? A meno che non si sia degli inguaribili attori, il nostro volto è la finestra del nostro cuore, racconta, traduce e tradisce che cosa ci abita dentro. “Far risplendere il volto”, è anche uno splendido semitismo che indica il sorriso di una persona: non per niente quando sorridiamo il nostro volto si illumina. Il sorriso, che è il più bel biglietto di autopresentazione, può essere il nostro piccolo e quotidiano contributo alla pace. Avvaliamoci quindi della facoltà di sorridere sempre e nonostante tutto: è una bella terapia, non ha effetti collaterali. Ha certamente una ricaduta in positivo su chi vive con noi.

I nostri primi passi nel 2014 sono illuminati dai pastori che “senza indugio” (festinantes) vanno dal bambino che cambia e trasforma la loro vita. Essi sono davvero  l’icona cui guardare in queste ore. “Senza indugio”. Per fare anche noi un pieno di stupore che abiti tutti le 8760 ore del nuovo anno. Questa solennità ci fa anche ritrovare la dolcezza di ridiventare bambini che hanno bisogno di gettare le braccia intorno al collo della Madonna. Affidiamoci a Maria, che offre a tutti il suo Bambino, soprattutto con il Rosario, con il quale lei ci fa tanti regali! All’inizio dell’anno nuovo mettiamo tutti i nostri desideri e le nostre eventuali paure nelle mani di Maria. Non c’è posto più sicuro. Garantito.

Buon Anno, per ogni giorno del nuovo anno!

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