Ogni anno la Chiesa latina celebra la Cattedra di San Pietro. Ma non è la festa di un mobile - la cattedra - per quanto sacro e necessario.
La Parola di Dio scelta per accompagnare questa festa ci riporta ad uno dei momenti più forti dell’esperienza di Pietro alla sequela del Signore Gesù e alla sua bella, nitida,solare e ardente professione di fede: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16). Pietro inciampa in parole più grandi lui, vertiginose, che non possono essere il prodotto della sua testa o di congetture, ma una verità che ha avuto in dono dall’alto. Sulla bocca di Pietro fioriscono delle parole che stanno a fondamento della fede di tutta la Chiesa, in ogni luogo e sempre.
Ogni giorno ma soprattutto in questo anno della fede, il Signore Gesù continua ad interrogarci: “Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16,15). Lasciamoci intercettare e interpellare da questa domanda.
Il Credo con scrupolosa chiarezza ci fa dire: “Credo in Gesù Cristo…”. Nella grammatica della fede cristiana il verbo credere non regge il complemento oggetto: credo Gesù Cristo…, ma credo in Gesù Cristo. C’è una specie di movimento verso, di trasporto in direzione del Cristo nel senso che su di Lui si costruisce la vita, ne diventa il baricentro, il cuore pulsante della nostra storia personale.
Questa festa cade in un momento particolare della vita della Chiesa: vogliamo pregare con particolare intensità e gratitudine pere l’attuale successore di San Pietro e per il ministero di presidenza e servizio del prossimo papa.
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